Solo la scorsa settimana il gruppo consigliare Spazio Savigliano, di cui fanno parte il PD e la lista civica Savigliano Domani, ha dovuto prendere posizione sull’illusoria e superficiale gestione dei nuovi spazi sportivi, fra progetti inesistenti, falsi allarmi e in prospettiva faraonici interventi da milioni di euro di cui però al momento non ci sono fondi stanziati.
Vogliamo ora fare il punto su un tema certamente più complesso e di difficile lettura, che a volte si può pensare che solo indirettamente possa toccare i cittadini; invece, è determinante per il governo del territorio e per gestire una ordinata e armonica crescita della città. Ci riferiamo ovviamente alla discussa variante parziale al Piano Regolatore della città, primario strumento urbanistico.
Una doverosa premessa: come già scritto nel nostro programma elettorale, i tempi erano e sono maturi per fare un nuovo Piano Regolatore, dopo oltre quarant’anni dalla prima stesura. Strada impegnativa ma necessaria secondo noi, che si percorre fin dall’inizio del mandato per cercare nei cinque anni di amministrazione di riuscire a proporre un piano che sia in linea con le prospettive di sviluppo e di contenimento dell’uso del territorio di una città come Savigliano, proiettandola e immaginandola nei prossimi vent’anni.
Tutto questo non sembra far parte delle priorità dell’amministrazione attuale guidata dal Sindaco Portera. Dopo tre anni da inizio mandato e ordinaria amministrazione (e qualche “caduta” come il rilascio del permesso per viale Piave di cui non è chiaro ancora oggi come andrà a finire), si è arrivati alla variante parziale n. 39 dell’aprile u.s. che poneva una serie di obiettivi, forse anche al di là di quello che l’aggettivo “parziale” dovrebbe intendere.
Così abbiamo assistito alla presa di posizione di 33 professionisti che hanno sollevato ben 24 osservazioni sulla proposta, in ordine a compensazioni spropositate, limiti di uso dei sottotetti e alcune previsioni che vanno ad impattare sulla viabilità della zona. Posizioni legittime, di parti in causa, interessate agli impatti sul settore di tale variante.
Il fatto più grave è però l’ultima evidenza emersa, ovvero le osservazioni della Provincia, settore Presidio del Territorio, che sottolineando la portata molto estesa di quanto previsto nella variante, di fatto indicano come necessaria la sua formulazione “strutturale” e non solamente “parziale”, con tutto quanto ne comporta. Tutto questo ha fatto altresì emergere e confermare che alla base di queste osservazioni ci sia l’assenza di una preventiva condivisione della variante con i tecnici della Provincia, fatto alquanto singolare perché è d’uso di tutte le amministrazioni procedere con un confronto prima proprio per evitare situazioni di questo tipo.
Quello che ci preme sottolineare è che probabilmente nel prossimo Consiglio Comunale di fine luglio avremo un primo epilogo di questa vicenda, nei confronti della quale abbiamo intenzione come gruppo di sottolineare la inadeguatezza del percorso fatto: il rischio è che, salvo ci sia un ritiro di tutto il provvedimento, avremo una variante che da presunta “parziale”, divenuta necessaria “strutturale”, compia la sua parabola per concludersi con un “minimo” intervento, in cui passeranno pochissimi provvedimenti di scarso interesse pubblico e collettivo, mentre tutte le intenzioni emerse (tutela paesaggistica, sostenibilità ambientale, modifiche alle previsioni di viabilità) si scioglieranno come neve al sole, vanificando un’attività di programmazione urbanistica già molto riduttiva rispetto quanto, secondo noi, necessario, per giunta fatta in almeno due anni di amministrazione quando di solito una variante del genere in un anno si fa, perdendo di fatto questi primi tre anni di mandato.
Insomma, confermiamo che di “strutturale” c’è solo la propaganda, poi nella messa in opera viene fuori la superficialità e inconsistenza di questa amministrazione, che probabilmente sarà obbligata a fare passi indietro ottenendo varianti “minime” che forse sarebbe meglio ritirare.
Il gruppo consigliare Spazio Savigliano sarà in prima linea in questo luglio a monitorare e far emergere come, al di là delle intenzioni, è il bene pubblico di Savigliano che dovrà sempre essere fatto prevalere.
Il gruppo consiliare Spazio Savigliano